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Superbonus 110, fondi finiti: cosa succede adesso a chi ne ha già fatto richiesta

Aumenta l’incertezza sul futuro del Superbonus, tra l'esaurimento delle risorse e il disappunto del presidente del Consiglio Draghi sulla misura così come è costruita al momento. Il problema più urgente al momento è capire la sorte dei cittadini che hanno già avviato i lavori edili senza completarli e a chi ha già fatto richiesta per ottenere i fondi. Per il momento i fondi stanziati dal governo sono 33,3 miliardi, ed era stato previsto il loro esaurimento nel 2027, ma già nello scorso anno erano stati prenotati 33,7 miliardi di euro, perciò attualmente la soglia è stata superata e i fondi sono stati esauriti. È di prioritaria importanza finire gli interventi in corso, non solo per i cittadini che devono pagare lavori che rischiano di rimanere incompiuti, ma anche per le aziende edili coinvolte, che sono quasi 33 mila. Il commercialista Christian Dominici al Corriere della Sera, rassicura dicendo che il superamento dei fondi in questa fase non dovrebbe risultare un problema, in quanto il credito arrivato nelle casse delle banche è del tutto riscotibile e lo sarà per tutti i crediti ceduti prima di uno stop formale a nuovi fondi. Dal primo luglio di quest’anno i crediti saranno svalutati, in seguito all’aumento del costo delle procedure e l’elevato flusso di richieste di cessione del credito, esaurendo le possibilità di compensazione. Le banche hanno quindi interrotto gli acquisti dei crediti fiscali derivanti dal Superbonus. Il sottosegretario all'Economia Federico Freni, in un'intervista a Il Messaggero, ricorda l’importanza di un intervento definitivo che permetta di superare le difficoltà delle imprese e di evitare fenomeni elusivi del passato.


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