In via definitiva, il Decreto Energia liberalizza l’installazione degli impianti fotovoltaici e termici sugli edifici o su strutture e manufatti fuori terra, e la realizzazione di tutte le opere funzionali alla connessione alla rete elettrica. Questi interventi sono considerati di manutenzione ordinaria e non sono subordinati all’acquisizione di permessi, autorizzazioni o atti amministrativi di assenso. Nelle aree industriali, in deroga agli strumenti urbanistici comunali e oltre gli indici di copertura esistenti, si potranno installare impianti fotovoltaici e termici fino al 60% dell’area industriale di pertinenza. L’installazione degli stessi potrà avvenire su strutture di sostegno appositamente realizzate. La legge introduce anche una procedura semplificata per la costruzione ed esercizio di impianti fotovoltaici di potenza fino a 20 MW, e delle relative opere di connessione alla rete elettrica, localizzati in aree a destinazione industriale, produttiva o commerciale, in discariche o lotti di discarica chiusi e ripristinati o in cave o lotti di cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento.
Tale procedura semplificata si applica anche agli impianti agro-voltaici con moduli sollevati da terra, con la possibilità̀ di rotazione e distanti non più̀ di 3 chilometri da aree a destinazione industriale, artigianale e commerciale.
Possono essere realizzati con questa procedura semplificata anche gli impianti fotovoltaici flottanti, di potenza fino a 10 MW, installati su specchi d’acqua, sugli invasi delle cave dismesse o a copertura dei canali di irrigazione.
Per altro con tale legge di conversione, i crediti per i quali la prima cessione o lo sconto in fattura sono comunicati all’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° maggio 2022, possono essere oggetto di una quarta cessione. La quarta cessione può essere operata solo dalle banche a favore dei soggetti con cui abbiano stipulato un contratto di conto corrente.
È stato da ultimo predisposto un fondo di 145 milioni di euro per lo Sviluppo e la Coesione destinato a concedere un credito d’imposta, fino al 30 novembre 2023, alle imprese che effettuano, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, investimenti volti ad ottenere una migliore efficienza energetica ed a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili.
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Dott.ssa Margherita Susanna
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